Eppure il protagonista del post non è il “Collo di gallina ripieno” del Cibreo, quanto il Lampredotto che babbo (Sergio Pollini) e figliolo dispensano proprio davanti alle vetrine del ristorante. Per me, il migliore della città. Consiglio di andare a fare due passi in zona Sant’Ambrogio attorno alle 12.00. Prima dell’uscita degli uffici e con il mercato ancora vivace. L’ultima volta, come sempre del resto, non mi sono neanche fermato a guardare le varie possibilità esposte sulla lavagnetta (insalata di trippa con sottaceti, trippa al pomodoro, in inzimino, sulla ribollita…). Per me il lampredotto è solo nel panino. E con un bicchiere di vino rosso “come viene viene”. I pezzi di stomaco bovino stanno in un calderone che gorgoglia del loro stesso brodo. Il babbo (ma potrebbe essere il figlio, in base alla sorte) ne prende un bel pezzo e lo butta sul tagliere bianco. Col coltello e con grande gioco di polso, lo taglia in fretta. Il risultato sono striscioline e losanghe irregolari, ancora fumanti.

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